Tutto chiede salvezza, dal romanzo alla serie per riflettere sulla nostra vita
I romanzi sono fatti di parole che cercano di raccontare lo stato d’animo dello stesso autore. Parole che danno senso alla vita. Parole che sanno d’infinito. Parole che si scoprono rivelatrici dell’assoluto. Salvezza non è solo la via d’uscita dalle tante situazioni in cui ci andiamo a ficcare noi o che la vita ci spinge. Salvezza è la dimensione spirituale più alta del nostro essere creature. Salvezza è il salvagente dell’uomo immerso nella fragilità dell’esistenza. Tutto chiede salvezza. È da tempo che sto riflettendo sulla condizione dei fratelli più fragili. Quelli che comunemente chiamiamo matti. Quelli che per strane situazioni della vita, da un giorno all’altro, scompaiano dai radar della nostra normalità. Sono i fratelli più deboli. La malattia psichiatrica è la più difficile da accettare, anche da parte degli stessi genitori o familiari più stretti. Sono, secondo me, i fratelli più poveri. Dove per poveri non intendo la mancanza di possibilità economica, ma poveri d’affetto, di comprensione, di calore. Sono capitato per puro caso sulla serie che netflix sta trasmettendo da alcuni giorni. Sono entrato anima e corpo anch’io in quel reparto. In quei volti, in quei nomi, ci sono i volti e le storie della nostra quotidianità. Ci fermiamo superficialmente davanti alle storie di vita delle persone che conosciamo. In quella stanza, che è lo spaccato del nostro mondo, non ci sono più differenze tra sani e malati. Si è uguali, ci si aiuta a vicenda, ci si ascolta. È la forza di questa narrazione. In quella stanza c’è solo un riflesso di una parte di follia, dove la parte sostanziale rimane fuori. L’autore ci aiuta a superare un confine, ad abbattere un muro, a costruire attraverso la forza delle parole, un’umanità solidale. Tutto chiede salvezza. Siamo come il dottore chiamato a curare, ma poi si accorge che attraverso l’ascolto dei suoi assistiti sono loro che curano le sue ferite. Siamo così anche noi. Il romanzo e la serie sono un bel tuffo nelle nostre fragilità. Salvezza per noi, per chi ci sta vicino, per tutto ciò che ci circonda. In quella stanza ci siamo un po’ tutti. Perché tutti chiedono salvezza, perché a tutto è richiesto una salvezza.
Antonio Daniele