Ho già raccontato della mia passione per il mondo televisivo che mi lega molto all’infanzia e alla pre adolescenza, ma devo dire che ultimamente fatico a trovare show o programmi che guarderei con costanza. Questo perchè la nuova tv, da qualche anno a questa parte, si è spostata sul web con l’avvento delle piattaforme, da Netflix ad Amazon, passando per Rai Play e Disney Plus, quest’ultima sta riscuotendo un gran successo.
Il pubblico della generalista resta inchiodato alle proprie abitudini e gli investitori hanno seriamente paura di cambiare format (che rappresenta una sicurezza invalicabile per l’audience), questo spiega perché in Italia filoni come “Le Iene”, “Il Grande Fratello”, “L’isola dei famosi”, “Amici”, “Don Matteo”, “Uomini e Donne” ecc. continuano ad andare avanti da oltre quindici anni. Questa questione è stata materia di dibattito della recente puntata di Muschio Selvaggio, lo show di Fedez e Luis, che ha visto Belen come ospite. Il podcast che da circa due anni catalizza l’attenzione di Youtube (e non solo) mi sembra un buon compromesso tra tv del passato e una nuova dimensione di fare intrattenimento in maniera moderna. Fedez e Luis riescono a portare l’intervista in una forma intima di “chiacchierata” che crea alchimia tra intervistatori e ospite, il quale riesce ad esprimere concetti ben costruiti e al tempo stesso ridere e scherzare come se fosse a tavola con amici. Il successo del “podcast più figo” è sicuramente da trovare nella formula così semplice e scontata di comunicare, che forse la tv nostrana ha perso da diverso tempo poiché tende oramai ad ingigantire il tutto, mostrando però un lato falso della realtà delle cose.
Ed è così che ci viene in soccorso il buon Valerio Lundini, comico surrealista che riprende un po’ il filone di Nino Frassica e Maccio Capatonda, protagonista di “Una pezza di Lundini”, programma in onda in seconda serata su Rai Due giunto ormai alla sua terza edizione. Il famoso critico televisivo Aldo Grasso ha così definito Lundini: “troppo intelligente per essere un intellettuale e troppo esilarante per essere un comico“! Come essere in disaccordo con questa perfetta analisi (che trovate completa sul sito del Corriere)?
La sinossi di presentazione del programma Rai spiega da sé cosa aspettarsi dall’irriverente ironia di Lundini supportato dall’egregia Emanuela Fanelli: “Valerio Lundini rimpiazza una trasmissione che, per vari motivi, non può andare in onda, mettendoci appunto una pezza. L’attore deve raccapezzarsi tra ospiti, interviste, stacchi di regia”.
Tra gag e risate, “Una pezza” è diventato con il tempo un successo televisivo, partendo però dal mondo del web con i tanti ragazzi che hanno dapprima visto alcune clip dello show pubblicate sul canale YouTube di “Mamma Rai” e in un secondo momento si sono avvicinati alla visione tramite televisione. Trentanove puntate nella prima edizione, quindici per la seconda e una terza che è in corso d’opera e che sta regalando di già tanti argomenti di ilarità, ma anche di critica sociale ai costumi della vecchia televisione che Lundini ama sbeffeggiare, ma verso la quale – allo stesso tempo – nutre un profondo affetto, come dimostra il duetto di “Brividi” con l’iconico Topo Gigio.
Tanti i volti televisivi che si sono prestati alla grande al mondo “lundiniano” e che con serietà si sono calati in un contesto surreale che vede la produzione di Bellagamba con Stand by Me. Lundini, inoltre, è accompagnato dalla sua band i “VazzaNikki“, altro pezzo fondante del programma.
Vi sarà capitato sicuramente di guardare qualche meme derivante proprio da “Una pezza“, in particolare non vi sarà sfuggito quello che vede la proverbiale espressione di Emanuela Fanelli nelle vesti di “signorina buonasera” in apertura di puntata, come era consuetudine nella “vecchia” televisione…
Il nonsense che fa da filone primario del programma è un qualcosa di nuovo che è arrivato nei nostri teleschermi e puntata dopo puntata, riesce sempre a farmi ridere e mi porta a condividere spezzoni con gli amici nelle varie chat. Il cast che comprende i vari Alessandro Gori, Stefano Rapone, il signor Roberto Torpedine, il signor Claudio Bonis, la signora Anna Pazienza e il “tenente” Carlo Silvestri crea quel mondo a sé stante, di cui parlavo in precedenza, dal quale non riesco più a farne a meno.
Non so che evoluzione prenderà la carriera di Lundini, definito personaggio dell’anno per il 2021, ciò che è certo che continuerà a regalarci ancora altre perle da qui alle prossime puntate del programma che vi invito a spulciare assolutamente.