Ho riso, come non mi capitava da tanto, grazie a Ficarra e Picone e la loro serie, disponibile (dal primo gennaio) su Netflix. Si intitola “Incastrati” ed è un mix di crime, comicità e tutto ciò che siamo soliti vedere nelle varie serie Tv ma con quel pizzico di ironia caratteristico del duo siciliano.
Dal ritmo avvincente e molto scorrevole, la serie, ben riuscita, ironizza su tanti aspetti della nostra vita, ormai piatta e che vorremmo animare così come accade ai protagonisti dei famosi film polizieschi che amiamo guardare sulle varie piattaforme streaming. Salvo e Valentino, tecnici di televisioni, sono ormai due “vitapiattisti“. Il primo, appassionato di serie TV, è sempre incollato sul divano, tanto da trascurare Ester, sua moglie nonché sorella di Valentino; il quale conduce una vita regolare con sua mamma, che gli prepara sempre il solito ciambellone alla ricotta.
I due cognati e colleghi si ritrovano però in una situazione molto più grande di loro: un crimine vero e proprio mentre sono a lavoro. La storia regala incastri e situazioni paradossali e non lascia scampo ad una critica sociale e politica verso il nostro Paese. Nei sei episodi viene nuovamente affrontato l’argomento mafia, ridicolizzato dai due siciliani nella stesura della pellicola.
“Incastrati”, prodotta da Attilio De Razza per Tramp Limited, è interamente girata in Sicilia e credo sia il miglior regalo che possiate farmi per iniziare con il sorriso questo duemilaventidue.
PS: senza fare troppi spoiler, vi dico solo che non vedo l’ora di guardare, se ci sarà, la seconda stagione…ancora bravi Ficarra e Picone!