La musica cristiana, o forse è meglio dire le canzoni espressamente ispirate a Dio, fanno parte della nostra vita. Tanti le riconoscono, tanti le amano. Negli anni precedenti tanti artisti di ottimi livelli hanno presentato canzoni forti e musicalmente valide. Quest’anno si è deciso di dedicare un intero festival alla canzone di ispirazione cristiana. Si è svolto nella città di Sanremo in contemporanea con l’altro più famoso festival della canzone italiana. Patrocinato dalla Diocesi di Ventimiglia – Sanremo e dal Comune di San Remo è stato trasmesso in diretta dai media vaticani e dall’emittente Padre Pio TV. A vincere la prima kermesse è stato fra Vinicius Sotocorno, con il brano “Vale la pena”, dei frati della comunità della Copiosa Redenzione della diocesi di Caltanissetta, brasiliano e grande fan di Marco Mengoni. Una tre giorni ricca di musica organizzata dal cantautore fiorentino Fabrizio Venturi e da lui presentata con Valentina Spampinato. Non sono mancati gli ospiti d’onore da Vittorio Sgarbi, in collegamento diretto, agli attori Giacomo Giorgi e Nicolò Galassi. Tanti altri ospiti sconosciuti al grande pubblico, ma di peso nella galassia della canzone cristiana. Gianni Testa, presidente della Giuria, che con la sua Joseba Publishing produce christian music in una dichiarazione dice che «la christian music è un genere che va prodotto in modo eccellente, se vuole uscire dal ghetto, per poter approdare ai circuiti nazionali». Tra i 30 partecipanti c’è l’atmosfera di grande competizione con i loro brani apertamente ispirati a Dio. Gianni Testa afferma che «si tratta di gruppi e solisti provenienti da tutta Italia, alcuni con forte esperienze personali di vita, dalla disabilità alle dipendenze, che qui portano un messaggio di speranza autentica, ma attraverso testi e musiche che hanno una loro dignità artistica». Bene la prima, ma bisogna avere il coraggio di comporre testi e musica che possono competere con tutti gli altri brani di musica leggera e presentarsi di diritto alle grandi kermesse nazionali. La musica cristiana non ha nulla da invidiare, deve soltanto credere in sé stessa.