Un protagonista con un grande cuore che si trova di fronte alle innumerevoli avversità che la vita ci mette davanti ogni giorno. Una balena. Un lieto fine. Stiamo parlando della trama di Pinocchio? In verità no.
“The Whale” è un film del 2023 diretto da Darren Aronofsky il quale racconta la storia di Charlie, un uomo obeso che vive in solitudine in una piccola cittadina che però volutamente non appare mai,proprio per catturare lo spettatore e immergerlo nell atmosfera. Charlie sta cercando,seppur con molte difficoltà, di riconciliarsi con la sua vita e con il passato dopo la morte del suo compagno e la perdita del suo lavoro. A interpretarlo un Brendan Fraser mai così in forma, che offre una performance straordinaria ed emozionante.
Fraser nella preparazione alle riprese ha assunto un notevole peso per il ruolo e si è immedesimato nel suo personaggio per potersi immergere e trasmettere al meglio la vulnerabilità e la tristezza del suo Charlie, veste che appare come cucitagli addosso. Il tutto è reso ancora più sorprendente dalla maestria del trucco e degli effetti speciali, che trasformano completamente l’aspetto dell’attore per renderlo credibile come un uomo obeso. La pellicola porta lo spettatore in un viaggio intenso ed emotivo, toccando temi come la solitudine, la perdita, l’accettazione di sé e la redenzione.
La sceneggiatura di Hunter, profonda e coinvolgente, offre allo spettatore una storia che emoziona e lascia il segno, non a caso alla normale accensione delle luci dopo la proiezione non è difficile vedere i tanti volti visibilmente emozionati e sentire un silenzio tombale in sale. Il cast è solido e seppur da sfondo aiuta a coinvolgere, essendo gli altri personaggi impegnati in un continuo vai e vieni per la casa di Charlie, a tratti unicamente per fare la morale all inerme protagonista della storia. La bravura di Fraser unita alla scrittura di Hunter convergono in un’esperienza cinematografica straordinaria che merita di essere vista e apprezzata.
Ma passiamo a Fraser che proprio l’altra notte ha vinto il premio di miglior attore protagonista alla cerimonia degli Oscar. La sua vittoria ha come messo d’accordo tutti, cosa non così comune ad oggi, in quanto le persone, me in primis, credono che il premio sia meritato e il giusto riconoscimento dopo un periodo così difficile e travagliato per l’attore che oltre alle sue doti sul campo ha anche un bellissimo lato umano.
Brendan Fraser è un attore canadese-americano che ha guadagnato fama e successo grazie alle sue performance in diversi film di successo come “La Mummia” e “George della giungla”, che l’hanno, soprattutto il primo, catapultato tra grandi nomi di Hollywood. Il film è stato un successo di critica e di pubblico, guadagnando oltre 400 milioni di dollari in tutto il mondo.
Facendo un salto temporale e vedendo agli ultimi anni, la sua carriera ha subito un declino, con ruoli sempre meno importanti in film di basso budget e serie televisive. Ciò è avvenuto per diversi fattori: tra problemi alla schiena e alle corde vocali, divorzio e depressione Fraser ha vissuto un brutto calo a livello mentale, che ha tra le varie cause una molestia sessuale subita da Philip Berk che come ammesso in un Intervista ha lasciato il segno nell’attore riempiendolo di paura e insicurezze. Ecco perché “The whale” si può definire una vera e propria rinascita e a tal proposito vorrei citare una frase dello stesso Fraser: “Il successo è un fatto temporaneo. Può durare da due settimane a due mesi. Ma il fallimento è il marchio di fabbrica dell’attore. Si fa un sacco di fallimenti, e si diventa bravi nel farlo”.
Ce l hai fatta Moby.