Di meno è di più

Chi cercate? È la domanda che Gesù fa a chi li va incontro. È la domanda che oggi si fanno i giovani quando sono alla ricerca di qualcosa o qualcuno che dia senso alla propria vita e alla propria felicità. È la domanda che nella spianata di Tor Vergata S. Giovanni Paolo II fa ai giovani del 2000, quando cercate la felicità, questa ha un nome si chiama Gesù. È la stessa domanda che Papa Francesco rivolge ai giovani di oggi: Gesù non si cerca facendo un rapido scorrimento su internet. Gesù lo si incontra. Non ci basta sentirlo parlare da altri.

In questa fase di formazione e di approfondimento del messaggio per la GMG di Lisbona, i giovani di San Marco in Lamis hanno incontrato i giovani del gruppo Laudato Sì di San Giovanni Rotondo. Partendo dalla realtà del gruppo e dalle parole che identificano l’identità stessa del gruppo, i giovani di San Giovanni hanno saputo condurre i ragazzi alla ricerca delle parole presenti nella loro vita e che danno senso alla loro realtà di giovani. Non semplici parole da annotare su un foglio per non dimenticarle. Ma parole che strutturano la vita da giovani credenti. Pilastri per la loro formazione: Stupore, meraviglia, natura, creato, umanità, servizio, accoglienza, incontro. Non sono parole per costruire frasi ad effetto, ma sono la ricerca stessa del loro infinito.

La testimonianza diventa, allora, il primo veicolo per parlare di Gesù concretamente. Spogliarsi del proprio io, per rivestirsi di Cristo. Meglio ancora il di meno è il di più. Su questa frase si è aperto un confronto proficuo, ognuno ha cercato di capire cosa è il suo di meno, per scoprire e aprirsi al di più. Sulla strada verso Lisbona, questo incontro tra giovani è la prima tappa di un cammino che parte da noi e ritorna a noi.