Di fronte alle immagini che in questi giorni stanno arrivando dall’Ucraina rimaniamo tutti un po’ senza parole. Perché tutto questo? Dov’è Dio? È la domanda che da sempre l’uomo si è posto. Noi creature cerchiamo il creatore. Cerchiamo Colui che ci ha dato la vita. Colui che è bene infinito. Allora perché tutto questo? Siamo “tentati” di chiedere l’intervento di Dio come fosse il toccasana a tutti i nostri problemi. È la tentazione di sempre. Ci rivolgiamo a Dio non nella fiducia smisurata della sua misericordia, ma nella pretesa di qualcosa di miracoloso che non passi attraverso il nostro cambiamento interiore. La tentazione subdola di cercare Dio solo quando serve. La tentazione che non dobbiamo noi sporcarci le mani, ma tocca agli altri. Alla Chiesa, allo Stato, alle Istituzioni.
La tentazione di affiancare a Dio, il creatore, tanti nostri dio, quante sono le nostre esigenze. La gente ha fame, ma Dio dov’è? La gente soffre, Dio dov’è? La gente è sola, Dio dov’è? Di fronte alle domande dell’uomo, pur legittime, c’è la domanda, uomo dove sei? Dov’è tuo fratello? Attraversa il deserto della tua esistenza, ma cerca Dio non nei fatti, ma nella sua Parola. Cerca Dio nelle sfumature dei tanti volti a te vicino. Cerca Dio e troverai senso ai tanti perché. Cerca Dio nell’ora della prova, perché sentirai più forte il battito del Suo cuore. Cerca Dio ogni giorno, il nostro deserto si trasformerà nel giardino rigoglioso delle sue opere.