Filosofia & solidarietà: Tolkien, Kant e la morale solidale

Saruman ritiene che soltanto un grande potere può tenere il male sotto scacco ma io ho scoperto che sono le piccole cose, le azioni quotidiane della gente comune che tengono a bada l’oscurità. Semplici atti di Gentilezza e Amore. – Gandalf – Lo Hobbit

Le parole dell’opera di Tolkien sono un monito verso il male, l’oscurità che si cela dietro le azioni amorali delle persone e che qualsiasi siano la loro natura, vanno in qualche modo affrontate e sconfitte per allontanarle dalle innocenti persone vittime di qualsiasi violenza.

La pace è un prezzo che non possiamo pagare per permettere alla guerra e alla violenza di seminare il panico, il peccato capitale dell’omicidio nella nostra “Terra di Mezzo”, fatta di gente che vive della propria violenza a danno di persone innocenti che non ci vogliono e non ci devono avere a che fare. Nell’opera dell’Hobbit prima opera in ordine pubblicazione e seconda opera in ordine cronologico, il saggio Gandalf (Doppiato da Luigi Proietti) ci restituisce la saggezza della solidarietà e della morale solidale che è in ognuno di noi, nella possibilità di fare il bene del prossimo nato nell’agire del pensiero al divenire dei fatti.

La Solidarietà non è un semplice compatire ne soltanto empatizzare bisogna agire che è la prima espressione del pensiero nel bene e non nel male invece da bene per il bene fatti di “semplici atti di gentilezza e amore” aggiungerei spontanei. La grandezza o la piccolezza ma che rende grande questo discorso si trova nella valorizzazione delle piccolezze delle persone che non sono piccolezze ma la vera spina dorsale o la base, di un comportamento giusto e morale non moralista. Che appunto “Tiene il male sotto scacco” che non servono pochi e grandi sforzi ma invece piccoli e tantissimi atti gentili di Gentilezza e Amore che aiutano l’umanità a progredire.

Kant nell’opera “Se il genere umano è in costante Progresso verso il meglio” ci dice di come la bontà sia l’unica soluzione per poter progredire in quanto la possono fare tutti ed è limitata alle singole azioni che si compiono, quindi non si eccede con il tanto bene che può provocare male e il bene tenuto è di fatto in sicurezza. Soltanto se il genere umano si predispone nell’ottica della Morale Solidale della bontà solidale sciolta da ogni tipo di ideologia, l’essere umano, tutti e tutte potremmo navigare a bordo dei vascelli di valinor, “la terra degli immortali” dove i nostri piccoli ma grandissimi Hobbit si recheranno alla fine del loro viaggio. Il nostro viaggio morale sarà compiuto, Tolkien e Kant ci ricordano come tanti piccole azioni di amore e gentilezza racchiuse in ogni noi come un grande potere che è la solidarietà ci possono aiutare e aiutano tutti i nostri simili verso il meglio.