Gigante nella lotta al razzismo

La morte di Desmond Tutu rappresenta una grave perdita per il movimento non violento contro ogni forma di razzismo. Sudafricano e religioso anglicano, l’arcivescovo Tutu è stato insignito del Premio Nobel della Pace per il suo impegno contro l’apartheid e la classificazione della società sudafricana tra bianchi e neri. Pur lottando per i diritti delle classi più deboli, quelle nere, che venivano escluse rispetto ai bianchi, Tutu si è impegnato per la libertà di un altro gigante come Nelson Mandela e quando questi venne eletto Presidente della Repubblica, Tutu si fede promotore di una commissione per stabilire le responsabilità del periodo più brutto della sua nazione. La lotta contro l’apartheid è ancora viva. Non trova una società divisa per classi, ma una generazione che, nata dopo le lotte per il raggiungimento dell’uguaglianza tra i cittadini, al di là del colore della pelle, profondamente intollerante e capace di episodi xenofobi. La perdita di Desmond Tutu e la sua capacità visionaria, sono una perdita inestimabile per tutto il mondo.