Cordoglio per la prematura scomparsa di David Sassoli
Il Presidente del Parlamento europeo si è spento questa mattina dopo una malattia dovuta a una complicanza al suo sistema immunitario. Già ieri pomeriggio, dopo il comunicato del suo portavoce, si erano fatte sempre più insistenti le domande sullo stato di salute del politico e giornalista italiano. Di David Sassoli in queste ore si sta scrivendo molto, soprattutto per la sua serietà, competenza e professionalità. Fiorentino di nascita, ma romano di adozione, Sassoli ha cercato nella sua vita di rispondere nel miglior dei modi quello che aveva ricevuto nella sua formazione cristiana e scout. Non ha mai lasciato “i pantaloncini corti” della divisa scout anche quando le occasioni imponevano giacca e cravatta. È stato un giornalista professionista e ha consumato le suole delle sue scarpe per raccontare quello che vedeva. Lo faceva con imparzialità lasciando al lettore e poi al telespettatore l’analisi critica. Sposato con due figli, Sassoli ha risposto alla chiamata di impegno nella politica con la P maiuscola. La sua fonte di ispirazione è stato il Sindaco Santo di Firenze Giorgio La Pira. Si è impegnato nelle istituzioni e nel partito per cercare la massima coesione per il bene di tutti. La sua vita politica è stata coronata con l’elezione al seggio più alto del Parlamento europeo. Da quella postazione ha sollecitato i paesi membri a farsi carico delle aspettative dei popoli, delle nazioni, nell’impegno e nella salvaguardia della democrazia e del creato. Prima di Natale era riuscito a convocare in presenza il Parlamento in seduta comune dopo le chiusure dovute al Covid19. Per giovedì era prevista la nuova elezione del Presidente, dove lui aveva fatto sapere di non potersi più candidare. Si è presentato a Dio Padre sapendo di aver compiuto il suo dovere, come nell’impegno preso nella sua promessa scout.
Antonio Daniele