In mani sicure

1 maggio, le persone al centro del lavoro.

La festa del 1 maggio ci pone ancora una volta la riflessione sul lavoro e sulla sicurezza nel mondo del lavoro. È un bollettino di guerra i dati degli incidenti sui posti di lavoro. In Italia, oltre mille morti e migliaia di feriti meritano titoli da prima pagina ogni giorno per non lasciare spazio all’abitudinarietà della notizia. Dietro a cifre e numeri ci sono persone, molto spesso giovanissimi, che non rientrano nelle proprie case, dopo essere partiti per andare a guadagnarsi da vivere. Il lavoro è un sacrosanto diritto sancito dalla Costituzione. Tutti hanno il diritto al lavoro, come tutti hanno il diritto di lavorare in sicurezza. Non sono più accettabili sotterfugi. Scappatoie o mezze misure. Lavorare in sicurezza ripaga le stesse aziende che spendono per la sicurezza. Nelle agende dei datori e dei sindacati ci sia al primo punto la sicurezza sul posto di lavoro. Pochi giorni fa come lavoratori di E-Distribuzione siamo stati fermi in tutta Italia per soffermarci sulla sicurezza. Per un’azienda fermare la propria attività lavorativa avrà un costo molto elevato. Se in pochi mesi ci si è fermati due volte, significa che ci sono persone che tengono alla salute di tutti. Non è solo un obiettivo da raggiungere, infortuni zero, ma stare a cuore come persona e tenerci alla salute di tutti. Mettere al centro della propria fase lavorativa, la persona che deve svolgere il lavoro e la sua sicurezza. Stop for safety, non è solo uno slogan. Ma uno stile di ogni lavoratore. Dal dirigente all’impiegato, dai tecnici agli operai. Tutti concorrono al lavoro sicuro. Tutti sono chiamati a essere compagni di viaggio. Siamo in mani sicure se tutti lavoriamo in sicurezza. Buon 1 Maggio. Che sia un giorno dove si celebra il lavoro. Con occhio attento a chi non ha il lavoro. Con il cuore che batte per quanti lavorano e che lavorino in sicurezza.