“La Chiesa è viva. E la Chiesa è giovane”

Ho avuto modo, solo per un fatto fortuito, di poter partecipare alla S. Messa in Piazza S. Pietro per l’inizio del ministero petrino di Papa Benedetto XVI.

Dopo gli anni di pontificato di S. Giovanni Paolo II c’era molto curiosità su Benedetto XVI e il suo approccio con il popolo. Ratzinger veniva definito uno studioso, fine teologo, con poca esperienza pastorale, incline ai grandi eventi che ci aveva abituato Wojtyla. Se S. Giovanni Paolo II è stato il pontefice della mia gioventù, con le sue memorabili giornate e gesti eclatanti, Benedetto XVI ha rappresentato il Papa della partecipazione e della ricerca alla profondità della fede.

Ho partecipato a tanti incontri di Benedetto XVI fino all’ultima udienza generale in Piazza S. Pietro. In lui ho visto il pastore che non cerca la frase ad effetto o il gesto da incorniciare in prima pagina, ma il pastore che pur parlando in contemporanea a migliaia di persone, era capace di far leva sulle corde personali di ognuno e trasportarci nel suo dialogo, nei suoi insegnamenti.

Papa Benedetto XVI è stato ingiustamente definito un tradizionalista. La storia, a cui da oggi è stato definitivamente consegnato, saprà cogliere nel suo ministero elementi rivoluzionari. Non mi riferisco soltanto alle sue dimissioni, o rinuncia al ministero, ma a tutto il suo ampio studio sulla dottrina della fede. Alla deriva relativistica. Al rapporto tra fede e vita. Papa Benedetto XVI ha sempre indicato ai suoi interlocutori, studiosi, sacerdoti o semplici fedeli, la strada che porta a Dio.

L’ha fatto con il bagaglio dei suoi studi. L’ha fatto con l’umiltà di chi si pone in ginocchio davanti al Signore. Nell’uno o altro caso, non emergeva l’io, ma la luce di Dio. Attraverso le sue tre encicliche, ai cristiani ha indicato la strada della perfezione evangelica. Se a ogni Papa siamo abituati a conservare una frase che lo ricordi nel tempo, personalmente piace ricordarlo con le parole che ha pronunciato nell’omelia della sua prima messa da Pontefice: “La Chiesa è viva. La Chiesa è giovane”. Questa è la sua profezia.