La storia insegna: 40 anni dall’alluvione del 1982

La storia insegna che gli eventi calamitosi devono essere da monito per gli anni avvenire. L’11 settembre è scritto nella memoria per gli atti terroristici alle Torri gemelle di New York. Ma un undici settembre è scritto anche nella storia della nostra città. Un alluvione di forte intensità si abbatté sul territorio garganico provocando una devastazione senza precedenti nella città di San Marco in Lamis. All’epoca non esisteva la protezione civile e solo con le forze del territorio, amministratori, vigili urbani, volontari, forze dell’ordine, vigili del fuoco e con il tam tam dei cittadini che si sono messi a girare, anche in piena notte, tra i sottani della parte bassa della città, ha evitato che quel evento si trasformasse anche in tragedia dal punto di vista di perdite umane. La rete elettrica saltò per moltissimo tempo. I colleghi anziani mi raccontavano che il trasformatore di una cabina fu addirittura strappato dalle acque e finì per strada. La forza delle acque aveva fatto saltare in più punti il canale che attraversava la città. Con il canale rotto, le acque melmose entrarono nelle case e nei negozi, allagando tutto. Da quel evento scaturì la costruzione del nuovo canale, molto più grande, in cemento armato, che ha permesso negli anni di non avere lo stesso problema nel cuore della città. Domani 11 settembre vivremo la Giornata diocesana per il creato. A questo appuntamento parteciperà anche un gruppo di giovani della nostra cittadina. Cercheremo di prendere consapevolezza che la nostra amata terra va amata e curata, anzi va ascoltata. Infatti, il tema per questa Giornata è “Ascolta la voce del creato”. Impariamo ad ascoltare anche il grido amaro del creato per lasciare alle generazioni future il dolce canto delle creature.