Eccomi qua. Sono di nuovo io Annalisa, voi sicuramente mi direte ma che noia questa ragazza, parla sempre e solo di problemi, ma in realtà non lo faccio per apparire ma per aiutare anche me stessa all’accettazione e alla consapevolezza di ciò che mi sta succedendo. Molti conoscono la mia storia, ma la racconterò ancora perché è stato l’inizio di tutto e per dimostrarvi che anche dalle cose più brutte, a volte, può nascere qualcosa di meraviglioso.
È il 12 gennaio 2023 quando mi reco a fare la mia solita terapia all’occhio, dal pomeriggio del giorno primo stavo avendo disturbi visivi all’altro occhio, vedevo sfocato e poi lampi luminosi. Sono stata così durante tutto il pomeriggio. Decido di comunicarlo ieri al dottore, vengo sottoposta ad una visita e noto fin da subito la faccia seria e preoccupata del dottore. Mi dice: “Devi fare subito un esame oftalmoscopico e dobbiamo farla entro il pomeriggio perché voglio qualcosa di attendibile”. “Dottore, non avrò mica un altro problema all’altro occhio?” E lui guardandomi mi dice: “No, non è qualcosa che riguarda solo l’altro occhio, ma anche la testa.” Eh già, in quelle ore stavo avendo un’attacco ischemico transitorio anche all’altro occhio.
Solo dopo scopro che non aveva aggiunto altro perché mio marito gli aveva fatto cenno di non parlare davanti a me. Torno nella camera e continuo a chiedermi cosa sarà. Dentro di me ho una brutta sensazione. Guardo e riguardo il foglio che mi aveva lasciato e leggo cose bruttissime, insomma uno sconforto totale. Torna mio marito che si era allontanato per contattare altri dottori e farsi spiegare meglio, gli dico: “Ho una paura tremenda, mi stanno accadendo cos’è troppo brutte. Morirò, quindi io non voglio fare nulla, se quello che mi resta è vivere voglio viverlo in libertà!” Passo il resto delle ore a chiedermi: perché tutto ciò?
Continua la rabbia, la paura, lo sconforto. Piango di nascosto, mio marito fa la stessa cosa. Arriva questa mattina che piangiamo insieme, e lui mi dice: “Basta Annalisa piangere non serve a niente, dobbiamo continuare a pregare”. Nel mio volto rivedo tutta la forza che ho mostrato nei giorni e mesi fa. Non riesco a trattenermi, mi avvicino alla piccola statuetta che porto con me di Padre Pio e lo invoco, prego, ad un tratto vedo un raggio di luce e lui che mi dice: “Non ti preoccupare, io sono con te, non perderai anche l’altro occhio se continuerai ad avere fede”. Sono sconvolta, nonostante sia difficile continuerò ad avere fede e a pregare.
In tutto ciò però ho un tesoro grandissimo, sapete qual è? Aver trovato un dottore molto preparato che mi ha indicato subito la strada giusta da seguire. Esistono vari problemi e purtroppo capitano tutti a me. Io ce la metterò sempre tutta per far conoscere queste malattie! Il mio messaggio di prevenzione: fate esami e visite e non trascurate mai nessun sintomo! Perché nessuno vi dirà mai che la vita è questa. Una visita o un esame possono salvare la vita!