Rieccomi

Cari amici di Rivista,

sono tornato! I’m back!

Lo dico non perchè la mia assenza sia pesata all’interno delle vostre giornate, ma poiché sentivo la necessità di rimettermi in carreggiata e riprendere in mano le redini di questo spazio, che avevo con cura preservato durante la scorsa annata. E proprio a un anno dalla fondazione del progetto de “La Rivista Solidale” (a cui ho continuato comunque a lavorare assieme al suo ideatore – Antonio – per novità che presto apprezzerete), rieccomi qui con una nuova rubrica che proprio dalla vecchia “Ti consiglio” prende spunto e vuole esserne una sorta di sequel. Non avrò scadenze e non mi imporrò date in cui pubblicare gli articoli, il tutto dovrà avvenire nella modalità più naturale possibile, al fine di comunicare al meglio sensazioni e osservazioni. 

Ho deciso di intitolarla “ATTIMI” come una delle cartelle delle mie stories in evidenza su Instagram, in cui sono solito raccogliere le migliori foto a paesaggi o location particolarmente piacevoli da vedere. Il motivo è presto detto, ma principalmente la scelta è ricaduta sull’immediatezza del significato di questo vocabolo. Una ricerca personale della semplicità nel mio quotidiano che voglio raccontare attraverso momenti ed appunto attimi, sui quali spesso non mi soffermo a sufficienza. E voglio farlo con voi, cari lettori; l’idea è quella di raccontarmi e di raccontare storie. Un po’ quello che facevo prima, ma senza il pretesto di un film o un libro da consigliare per originare la narrazione. 

Tra l’altro, in questo momento di pausa, ho avuto modo di rileggere i vecchi articoli per Rivista e conseguentemente ho rimesso mani su alcuni punti che – a distanza di tempo – non trovavo più chiari o corretti. La fretta, spesso, mi porta a “partorire” cose, di cui poi mi vergogno o non sono estremamente convinto. Non è questo il caso ma ho deciso di darmi del tempo: agire quindi con calma e lentezza. Sì, perché essere lenti non è proprio un difetto: nel mondo del “tutto e subito”, fermarsi e pensare non è poi così sbagliato. Probabilmente è un po’ rivoluzionario rispetto al periodo, sicuramente anticonformista. Il punto è che la lentezza, alle volte, ti priva di alcune possibilità ma te ne dona altre, anche più ghiotte. Essere lenti e agire con meticolosità vuol dire anche cercare di fare le cose per bene. Certo, spesso non ci si riesce comunque; ma quantomeno si ha la consapevolezza di aver agito nel migliore dei modi e delle proprie possibilità. 

Con entusiasmo e voglia di scrivere, rimetto le mani sui tasti del computer (sarebbe stato più “romantico” farlo con carta e penna) per continuare a dare sfogo alla mia fantasia e alla mia creatività. Non vi prometto nulla di eclatante e so che, per quanto siate numericamente pochi voi lettori, il tutto servirà a me per crescere ed esercitarmi. La scrittura è un’arte e va alimentata, allenata, curata e preservata. Motivo per cui, cosciente dei miei limiti, vi do il benvenuto in questa “casa sull’albero”, in cui, qualora vi andasse, è pronta ad accogliervi!  

Sono molto entusiasta della scelta intrapresa e so che, da qui ai prossimi anni, il progetto Rivista può crescere sempre più per abbracciare forme e modalità che adesso nemmeno sono ipotizzabili. Io e Antonio, con il quale porto avanti una bella amicizia, abbiamo in serbo parecchie novità per il futuro prossimo che, come detto, annunceremo gradatamente. 

Ieri ho pubblicato il primo articolo di questa nuova “stagione” e l’ho fatto in ricordo di Siniša Mihajlović. Il “caso” ha voluto che fosse proprio la sua storia e il suo ricordo ad inaugurare questo nuovo inizio e sono contento che proprio il suo esempio di dedizione al lavoro, mi abbia portato a rimettere la testa sugli obiettivi e sulle mie passioni per tornare a lavorare e a divertirmi con la consapevolezza di “essere una persona fortunata”. 

Il tema della solidarietà e dell’aiuto verso il prossimo resta al centro di questo blog. Sono orgoglioso e fiero di dedicare parte del mio tempo all’ampliamento di questo messaggio, su cui io per primo ho il compito di riflettere per poi attuare il tutto consapevolmente nella mia vita. In giro, vedo tanta ipocrisia ma anche tanto male; è necessario fare del bene o almeno provarci. In questa rubrica cercherò quindi di parlarvi di tematiche sicuramente più interessanti delle esperienze del sottoscritto perchè sarà mio compito riflettere e portare al dialogo circa il bene spesso celato. E sono molto felice di farlo. 

A presto.