Riflessione del giorno

Non mi è mai piaciuto associare la parola magia al Natale. Comprendo che in tante occasioni questo termine è riferito ad eventi collaterali che aiutano i visitatori a entrare in un mondo diverso da quello della quotidianità. Ormai la parola magia è entrata prepotentemente nel nostro lessico per indicare qualcosa di meraviglioso. Ma a Natale questo termine storpia sul vero significato della festività. Natale è soprattutto un dono. Un dono gratuito di Dio che non si stanca di noi e si fa uomo nel bambino Gesù. Allora non si tratta di fare la guerra a elfi, gnomi, renne o a babbo natale. Invece, dovremmo guardare alla grotta di Betlemme per capire l’essenzialità della nostra vita. Guardare a quel bimbo indifeso per capire le fragilità del mondo. Guardare alla famiglia di Nazareth, per poter accogliere l’amore. Guardare allo stupore dei pastori, per entrare nel mistero di Dio. Guardare alla regalità dei magi, per adorare Gesù vero Re. Il Natale non si esaurisce o si completa in chissà quali luminarie spettacolari. È Natale se sappiamo accogliere Gesù, accogliere il suo Amore e fare della nostra vita un dono.