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Non è un prefisso telefonico. Nemmeno un codice di avviamento postale o una matricola di lavoro. È il numero che dal 1944 la senatrice Liliana Segre ha tatuato nell’avambraccio sinistro. Come la senatrice Segre, milioni di ebrei deportati dai nazisti hanno ricevuto un simile trattamento. Nella ricorrenza della liberazione del campo di Auschwitz-Birkenau, il 27 […]