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Fu come l’ala che non lascia impronte: la presa del Sabotino
“Fu come l’ala che non lascia impronte, il primo grido avea già preso il monte” è un distico coniato da Gabriele D’Annunzio che fu uno dei protagonisti indiscussi della Grande Guerra e che seguì da vicino le varie fasi del conflitto. Il Monte a cui fa riferimento il Vate è Il Sabotino, di cui poté vederne la conquista il 6 agosto del 1916 ad opera dei “Lupi di Toscana” nome dato dagli austriaci ai soldati della brigata omonima. Il Poeta rimase profondamente colpito dalla velocità e dall’irruenza con cui si svolse l’azione che fu ben diversa dagli assalti di massa dei primi mesi di guerra. Ma come si arrivò a…
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Il torremaggiorese Emilio Ricci: medico eroe della Grande Guerra
Il 27 agosto 1915 un proiettile di grosso calibro centrò una chiesetta di campagna all’interno della quale si trovavano dei feriti intrasportabili ed il loro medico: Emilio Ricci, che non volle abbondonarli durante il massiccio bombardamento; la caduta della campana della chiesa non diete scampo al medico ed al ferito che stava assistendo. Furono numerosissimi i sanitari che si sacrificarono nei quarantuno lunghissimi mesi della Grande Guerra; oggi sono commemorati da un monumento, a Firenze, che simboleggia la loro opera pietosa di rinuncia per salvare la vita ai fratelli. Emilio Ricci, morto giovanissimo a ventiquattro anni, dimostrò precocemente la vocazione medica: nel 1908, studente di medicina a Napoli, si apprestò…