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L’abbraccio tra due fratelli “nemici”
Il rimbombo dei cannoni, spesso posizionati con immensi sforzi, sulle cime innevate dell’arco alpino, fu il tragico sottofondo dei combattimenti della Prima Guerra Mondiale. Le tracce degli incessanti bombardamenti sono visibili ancora oggi sui versanti, che a distanza di lungo tempo, sono ancora costellati di crateri delle più diverse dimensioni. Una di queste montagne è il Monte Valbella, tragico teatro delle più accese battaglie di artiglieria campale della Grande Guerra, in cui gli italiani, i francesi e dei volontari cecoslovacchi contendevano il Monte ed i vicini Col del Rosso e Col D’Echele agli austroungarici. Quei combattimenti, passati alla storia come “Battaglie dei Tre Monti”, assicurarono agli italiani alcune vittorie e…
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Il torremaggiorese Emilio Ricci: medico eroe della Grande Guerra
Il 27 agosto 1915 un proiettile di grosso calibro centrò una chiesetta di campagna all’interno della quale si trovavano dei feriti intrasportabili ed il loro medico: Emilio Ricci, che non volle abbondonarli durante il massiccio bombardamento; la caduta della campana della chiesa non diete scampo al medico ed al ferito che stava assistendo. Furono numerosissimi i sanitari che si sacrificarono nei quarantuno lunghissimi mesi della Grande Guerra; oggi sono commemorati da un monumento, a Firenze, che simboleggia la loro opera pietosa di rinuncia per salvare la vita ai fratelli. Emilio Ricci, morto giovanissimo a ventiquattro anni, dimostrò precocemente la vocazione medica: nel 1908, studente di medicina a Napoli, si apprestò…