Via Crucis Laudato Sì, le parole di Mons. Moscone: “il nostro F-35 che vince ogni male e porta in alto si chiama croce e resurrezione di Gesù”

“A noi il dovere di denunciare l’illogicità e la bestemmia della guerra che uccide tutto e tutti”, sono state queste le parole pronunciate da Mons. Franco Moscone, arcivescovo della diocesi di Manfredonia-Vieste-San Giovanni Rotondo durante l’omelia conclusiva della Via Crucis, che si è svolta presso Monte Castellana a San Giovanni Rotondo.

Le riflessioni, scritte in collaborazione con alcune famiglie ucraine accolte presso il Sistema di Accoglienza e Integrazione, gestito dalla cooperativa Medtraining e ospitate nella Casa dei Diritti di Siponto, hanno fatto da cornice alla fredda notte della città garganica. 

L’Arcivescovo ha continuato il suo discorso con un riferimento alla guerra e in particolare al centenario dell’Aeronautica Militare festeggiato nella giornata di martedì in tutta Italia. “Questa sera non siamo saliti su un F-35, ma su un monte. Saliamo portando le croci di Gesù e quelle di tutti noi. Le nostre croci condivise ci uniscono veramente a Lui e tra noi e ci fanno spiccare il volo verso Dio”

Alla Via Crucis meditata, oltre alle tante persone che hanno sentito il desiderio di partecipare, erano presenti anche don Pasquale Paloscia, sacerdote e guida spirituale della comunità e diversi giovani provenienti dai comuni limitrofi. 

Il momento di preghiera, iniziato intorno alle 19.30, è rientrato nelle tre iniziative per la Quaresima organizzate dalla Comunità Laudato Sì di San Giovanni Rotondo. Sabato 25 marzo, presso Coppa d’Incero si è svolta la Messa Laudato Sì, appuntamento fisso e mensile per contemplare il creato. Domenica 26 marzo, le diverse persone che si sono recate presso il salone ITCA hanno avuto l’opportunità di prendere parte alla visione del docufilm “La lettera”, ispirato all’enciclica Laudato Sì pubblicata nel 2015 da Papa Francesco.